Biolaghetto su un terreno in forte pendenza: come costruirlo

giovedì 20 marzo 2014

Realizzare un biolago significa ricreare artificialmente un organismo naturale così come esso si potrebbe presentare in natura. 

Va da sé che, già in sede di ideazione, una delle caratteristiche imprescindibili per un ecolago è la sostenibilità del progetto anche in termini di impatto ambientale e idrogeologico. A questo proposito abbiamo ritenuto interessante riportare questo curioso esempio di una piscina naturale costruita su un terreno in forte pendenza, dimostrazione dell'avanzato livello raggiunto nella progettazione e realizzazione di biolaghi ormai anche in Italia. Ovviamente l'opera è stata oggetto di accurate analisi e studi approfonditi finalizzati a garantire le priorità: rispetto dell'ambiente e sicurezza.

Un ecolago da 140 metri quadrati

Oltre al dislivello, anche le caratteristiche dell'area hanno richiesto accurate valutazioni per stabilire le modalità di lavoro: il biolaghetto di 140 metri quadrati doveva infatti essere inserito tra un bosco e un uliveto, in una zona circondata da fitta vegetazione. Nonostante le peculiarità del luogo potessero far sorgere dubbi sull'effettiva possibilità di ricavare lo spazio sufficiente per quella che a tutti gli effetti sarebbe diventata una biopiscina, il procedimento tecnico individuato ha consentito di completare l'opera in piena sicurezza.

La strategia scelta per la realizzazione del biolago in pendenza

I progettisti, d'accordo con gli operatori che si sono occupati materialmente degli scavi, hanno messo a punto la soluzione più adatta per rendere possibile la realizzazione dell'ecolago: è stata creata un'apposita trincea nel punto in cui sarebbe iniziato l'argine, nella quale sono confluite le rocce ottenute dalle attività di escavazione per dar vita a una sorta di fondamento naturale; un'operazione analoga, con il posizionamento cioè di rocce e terra, è stata eseguita per la definizione dell'argine a valle.

Il trattamento del terreno

Nella costruzione dell'ecolago, il mezzo meccanico ha battuto il terreno ogni 30-40 centimetri per compattare al massimo l'argine che - una volta ultimati i lavori di scavo - misurava nella sua parte più bassa circa 3,5 metri.

L'attenzione al rischio idrogeologico

Gli esperti hanno tenuto in grande considerazione il tema del rischio idrogeologico per evitare che l'argine cedesse in altezza in caso di abbondanti precipitazioni in autunno e inverno. A tal proposito sono stati utilizzati picchetti in ferro nervato per l'edilizia del diametro di 16 millimetri e della lunghezza di 3 metri (misura che ha permesso di raggiungere la parte compatta del terreno) sui quali è stata successivamente saldata la piastra perimetrale impiegata per delimitare il bordo dell'ecolago.

Solidità della trincea e tenuta degli argini della piscina naturale

Sono ormai trascorsi due inverni, per giunta piuttosto piovosi, dalla costruzione di questo biolaghetto su una superficie in pendenza e grazie al fondo molto solido della trincea, in grado di sostenere tutto il peso gravato sull'area, l'impianto non ha registrato alcun tipo di problema o cedimento.